È recentemente trapelata la notizia che OpenAI sta lavorando, con tempistiche serrate, a un progetto denominato Q-Star. Si tratterebbe di un nuovo modello di intelligenza artificiale mirato a promuovere un’AI generale in grado di operare in modo deterministico. Tuttavia, l’idea di rendere fruibile Q-Star in tempi brevi, come auspicato dal CEO Sam Altman, ha destato serie preoccupazioni sulla sicurezza e la possibilità che questa tecnologia superi l’intelligenza umana.
A seguito di tali timori, il consiglio di amministrazione di OpenAI ha rimosso Altman dall’incarico di CEO. In seguito però il consiglio ha fatto un passo indietro, reintegrando Altman come CEO.
Le motivazioni di questo dietrofront non sono chiare, ma fra esse ci sarebbe la minaccia di dimissioni di massa da parte del 70% dei dipendenti, favorevoli ad Altman. Fra loro anche programmatori senior la cui dipartita avrebbe gravemente danneggiato OpenAI.
Inoltre, secondo alcune ipotesi, il consiglio potrebbe aver agito per evitare che Microsoft, che negli anni ha investito oltre 10 miliardi in OpenAI, ne prendesse il controllo offrendo un posto ad Altman.
Quel che è certo è che il progetto Q-Star solleva questioni profonde sull’etica e la governance dell’IA. Trovare un equilibrio tra innovazione e responsabilità sarà essenziale man mano che queste tecnologie avanzano.
Cosa pensate di Q-Star e del dibattito in corso? Credete che i timori siano fondati o eccessivi? Esprimete le vostre opinioni nei commenti.